
FIORDA Giuseppe (Nuccio) Compositore e direttore d'orchestra, nato a Civitanova del Sannio il 17 febbraio 1894 da Giuseppe e Rosina FORMICHELLI. Intraprese gli studi musicali sotto la guida di C. De Nardis a Napoli e A. Zanella a Pesaro. Si trasferì a Roma nel 1918, divenendo allievo di O. Respighi, a cui rimase sempre legato da sincera amicizia. In qurgli anni si impiegò saltuariamente come contrabassista presso il Teatro Costanzi, dove nel 1917 conobbe Giacomo Puccini e P.Mascagni. Il primo dicembre 1918 sposò Gemma BONOMO (n. il 30.11.1892 - m. il 28.10.1980) e l'anno successivo si diplomò in composizione presso l'Accademia Filarmonica di Bologna, divenendo assitente di B.Molinari all'Augustea di Roma. Risale a questi anni il progetto inattuato di musicare la tragedia di Sem Benelli, LE NOZZE DEI CENTAURI.
Nel luglio 1920 fu assunto come maestro sostituto da A. Toscanini; insieme con lui e con l'orchestra della Scala, ricoprendo all'occasione anche le mansioni di percussionista, prese parte alla tournèe del 1920-21 negli Stati Uniti e in Canada. Tornato in Italia, riprese l'attività con Toscanini alla Scala, nonostante fosse sorta in lui una dichiarata propensione per l'attività compositiva; nel giugno del 1921, al Theatre des CHAMPS ELISEES di Parigi vennero eseguite, sotto la direzione di A. Russolo, alcune composizioni di musica futurista, alla presenza di STRAVINSKIJ, MILHAUD, RAVEL e altri; in tale occasione furono presentati due suoi lavori per intonarumori e orchestra, composti a Milano poco tempo prima: COCKTAIL e il poemetto sinfonico PROCESSION SOUS LA PLUIE. Nel 1923 il Fiorda abbandonò l'incarico di maestro sostituto con Toscanini, dopo aver preso parte nel 1921, con lo stesso incarico, anche alla messa in scena de IL PICCOLO MARAT di P. Mascagni all'Arena di Verona. Più tardi raccoglierà i suoi ricordi toscaniniani in due libri.
Durante la seconda metà degli anni 20' si dedicò alla direzione di orchestre ad organico sinfonico in cinematografi e teatri romani, tra cui il Capranica e l'Eliseo, escogitando appositi commenti musicali con opere di repertorio. Tra i numerosi film di cui scrisse il commento musicale si ricordano KIFF TEBBI, I FANTI DEL MARE, SANGUE SCOZZESE e il NAPOLEON di A. Gance nel 1928 e ROTAIE (1929-30) di M. Camerini.
Nel 1928 compose, in collaborazione con M. Labroca, il balletto SERRAGLIO, su soggetto di L. Folgore (non rappresentato), da cui estrasse nello stesso anno un'omonima fantasia per pianoforte e i frammenti sinfonici di UNA NOTTE AL SERRAGLIO (comprendente PRELUDIO, DANZA DEL TOPO, VALSE DELLA DOMATRICE, LA FRUSTA , NOTTURNINO e DANZA DEL DOMATORE), probabilmente l'intera parte dell'opera a quattro mani di sua propria composizione.
E' del Fiorda la prima colonna sonora incisa in Italia, quella per il cortometraggio L'OROLOGIO MAGICO (1929). Nel 1930-31 egli collaborò come riduttore e trascrittore con la casa musicale Sonzogno di Milano, adattando opere di G.Puccini, E. Wolf-Ferrari e P. Mascagni. Con l'invenzione del cinema sonoro si dedicò prevalentemente alla composizione di musica da film, che divenne per molti anni la sua principale attività, anche a motivo della crisi che gravava sui compositori "puri".
Nell'aprile del 1939 venne incaricato di dirigere le manifestazioni artistiche italiane all'Esposizione mondiale di NEW YORK. Lo stesso anno ottenne un notevole successo con il valzer INCANTESIMO, tema conduttore del film omonimo, di cui curato il commento musicale; il brano ebbe diffusione internazionale; nello stesso anno ne pubblicò anche una versione tedesca dal titolo FERN, IRGENDWO AM END' DER WELT… con lo pseudonimo di J. FORD. Nel 1942 trascrisse e diresse la versione cinematografica della FEDORA di U.Giordano, compositore al quale fu molto vicino. Sempre intorno a quegli anni lavorò all'adattamento cinematografico di CAVALLERIA RUSTICANA di P.Mascagni: in quella occasione l'autore gli fece dono di un autografo dell'opera, lo stesso sul quale studiò G.Bellinzoni Stagno, la prima SANTUZZA. Anche se la copia dell'opera di Mascagni andò dispersa, grazie ad essa il Fiorda dette notizia, in appendice al suo primo libro su Toscanini pubblicato nel 1969, di alcuni tagli e modifiche operati nell'edizione Sonzogno.
Tra le numerose colonne sonore del Fiorda nella versione originale o in quella italiana, si ricordano quelle di ACCADDE UNA NOTTE (1934), L'ANONIMA RAYLOTT (1936), OMBRE ROSSE (1939), IL SEGRETO INVIOLABILE (1940), MADDALENA ZERO IN CONDOTTA (1940), C'E' SEMPRE UN MA…. (1944), TRE RAGAZZE CERCANO MARITO (1944), NON CANTO PIU' ( 1946, L 'ATLETA DI CRISTALLO (1947). In quegli anni fondò a suo nome anche una casa di edizioni musicali. Tra le canzoni di maggior successo scritte per il cinema, oltre al già citato INCANTESIMO, si ricordano: TU CHE SAI PARLAR D'AMOR, da TRE RAGAZZE IN GAMBA (1936), SOAVEMENTE, da LE TRE RAGAZZE IN GAMBA CRESCONO (1940), VALZER DEL SILENZIO, da MONASTERO DI S. CHIARA (1947) e VOGA CANOTTIERE (1955), quest'ultima pubblicata con lo pseudonimo di J. FORD.
Intorno al 1960, avendo conclusa la sua attività musicale per il cinema, riprese ad occuparsi più strettamente della composizione "pura". Nel 1959 scrisse IL BIMBO SMARRITO, bozzetto lirico per contralto e piccola orchestra, su versi di L. Berg. Sempre nello stesso anno aveva probabilmente già iniziato a comporre MARGOT , opera in un atto e cinque quadri, su libretto proprio tratto dal dramma grandguignolesco CHEMIN DE RONDE di R. Francheville, che venne eseguita nel gennaio del 1962 in forma di concerto e rappresentata al teatro Donizetti di Bergamo il 26 ottobre 1966 (dir. A. Gatto, regia A. Madau Diaz; interpreti N. Goltara e S. Puma), con un singolare divieto ai minori di 18 anni. Da quest'opera il Fiorda trasse anche una fantasia sinfonica, KRIMEN, che pubblicò nel 1962, caratterizzata dall'impiego delle onde Martenot, inizialmente previste anche per l'opera.
Un ritorno agli ideali del futurismo caratterizzò, sotto certi aspetti, due opere di quest'ultima fase compositiva: la PARTITA SU TESTI FUTURISTI per soprano, tenore, baritono e grande orchestra, che fu eseguita nel 1963, e l'opera in due atti e cinque quadri I PRIGIONIERI E L'AMORE, tratto da I PRIGIONIERI, otto sintesi incatenate di F. T. Marinetti, pubblicata nel 1973 e non rappresentata. Nel 1963 risultano pubblicate le due ELEGIE (I, AVE MARIA, II, PADRE NOSTRO) e il CONCERTO GROSSO (noto anche con il titolo di CANTICA) per coro e orchestra, basato sul CANTICO DELLE CREATURE di S. Francesco d'Assisi, che aveva terminato nell'agosto del 1958. Del 1965 è L'ESTASI per coro e orchestra.
Il Fiorda morì a Roma il 14 dicembre 1975 e le sue spoglie riposano, accanto a quelle della fedele compagna della sua vita, nella cappella di famiglia, nel cimitero di Civitanova del Sannio.